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INTESA SUL PIANO ECONOMICO

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10/04/20
immagine Gualtieri

Gualtieri: Mes senza condizioni fino al 2% del Pil. Von der Leyen: risultato cruciale

La Commissione europea «risponderà alla richiesta per un'azione decisiva attraverso un recovery plan e un quadro finanziario pluriennale rafforzato»

«Sul Mes è stata eliminata ogni condizionalità, si è introdotto uno strumento facoltativo, una linea di liquidità fino al 2% del Pil, che può essere attivato senza condizione». Dopo giorni di tensione l'Eurogruppo trova un accordo in potenza soddisfacente per tutti, dall'Italia all'Olanda, varando un piano economico da 500 miliardi complessivi. E il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, parlando ad Uno Mattina, difende il compromesso raggiunto.

«Grottesche le accuse di Salvini-Meloni»
Vito Crimi, capo politico del M5S, e fonti del Tesoro smentiscono all’unisono che l'Italia abbia chiesto l'attivazione del fondo salva-Stati. Per questo secondo Gualtieri quelle dell'opposizione «sono accuse grottesche: forse Salvini e Meloni ignorano che il Mes già esiste, e che ci sono le condizionalità, cioè il controllo della troika». In particolare, spiega il ministro, «l'Eurogruppo ha proposto, e non deciso, che il Mes possa offrire, oltre al meccanismo che la troika, anche uno strumento incondizionato dal quale, i Paesi che lo vorranno, non l'Italia, potranno prendere dei soldi senza condizione». Ribadendo che «l'Italia e il premier Conte hanno detto e ripetuto che il Mes non è adatto affrontare la crisi».

Gli strumenti proposti dall’Eurogruppo

Sono quattro gli strumenti proposti dall'Eurogruppo al Consiglio europeo per affrontare la crisi economica provocata dal coronavirus. E per il governo italiano, come ribadito da Gualtieri, «il pacchetto esiste se ci sono tutti». Si tratta del fondo per la ripresa finanziato da titoli comuni; quello Bei per sostenere la liquidità; il meccanismo Sure per la cassa integrazione; e l'utilizzo, evocato sopra, di una linea di credito del Mes senza condizionalità.

Von der Leyen: «risultato cruciale»
Accoglie «con favore» il risultato «cruciale» raggiunto dall'Eurogruppo «e il sostegno a Sure per mantenere le persone al lavoro», la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. E aggiunge che l'esecutivo da lei guidato «risponderà alla richiesta per un'azione decisiva attraverso un recovery plan e un quadro finanziario pluriennale rafforzato, in collaborazione con il presidente del consiglio europeo Charles Michel e altre istituzioni».

Salvini: accordo Ue Caporetto. Sfiducia a Gualtieri
A vedere le cose diversamente è Matteo Salvini. «Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte ma c'è il Mes, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli. Dal 1989 ad oggi l'Italia ha versato all'Europa 140 miliardi, ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus. Presenteremo mozione di sfiducia al ministro Gualtieri. P.S. Se il governo olandese festeggia, vuol dire che è una seconda Caporetto».

Gelmini: accordo ha evitato deflagrazione Ue. Nel centrodestra si fanno sentire tuttavia toni differenti rispetto a quelli utlizzati dal leader della Lega. «Ritengo che ieri si sia fatto un passo avanti, nel senso che l'accordo tra i ministri dell'Eurogruppo ha evitato la deflagrazione dell'Unione. È chiaro, però, che quell'accordo deve essere poi siglato dal Consiglio europeo, e si tratta di capire in che tempi verrà realizzato questo recovery fund». Per Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, questa « non è un'incognita indifferente, perché se ai ritardi dei provvedimenti del governo Conte si sommano i ritardi decisionali e di attuazione del Recovery Fund, nel frattempo l'economia va a picco. Sono molto preoccupata, perché ricevo continue sollecitazioni di imprenditori, soprattutto piccoli e medi, che non ce la fanno più. Questa crisi e questo fermo rischiano di far saltare un milione di aziende».

 

il sole 24 ore (Nicola barone)
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