Partendo da questi presupposti, la proposta di Roj e Verga inverte la linea di intervento seguita finora dall’amministrazione comunale, giudicando non più sufficiente – oltre che economicamente svantaggioso – il semplice risanamento conservativo del patrimonio edilizio esistente. Si propone quindi una diversa parola d’ordine: densificazione.
«Si tratta di progettare “verso l'alto” la trasformazione dei quartieri in esame, andando incontro alle esigenze di equità e accessibilità lasciate insoddisfatte dallo sviluppo orizzontale dell'edilizia popolare di settant'anni fa – ci spiega Massimo Roj –. Densificare, infatti, significa innanzitutto risparmiare sul consumo di suolo, ricavando nuovi spazi per aree verdi comuni, ma anche sfruttare meglio le infrastrutture esistenti come trasporti, strutture sanitarie, scuole, che sono compatibili con un processo di densificazione».
In più, il rinnovamento del patrimonio edilizio e l’insediamento di nuovi servizi permette di ostacolare i processi di “ghettizzazione”, favorendo un mix sociale eterogeneo, verso un modello di città policentrica, formata da distretti virtualmente autosufficienti e collegati tra loro. «Il termine rigenerazione vuol dire, in sintesi, rifare pezzi di città: rifarla nel suo complesso, dal punto di vista urbanistico ed edilizio, rifarla per le infrastrutture di servizio, ma anche rifarla negli abitanti, che devono essere aiutati a crescere».
Cosa significa dunque in pratica? Verga e Roj delineano un processo step by step basato sul coinvolgimento di operatori privati, a costo zero per l’amministrazione pubblica: quest’ultima sviluppa il piano strategico e seleziona, attraverso una procedura di evidenza pubblica, gli operatori privati; questi, a loro volta, sviluppano gli ambiti individuati, realizzando gli interventi di densificazione e commercializzazione degli immobili privati secondo i criteri definiti dal bando; infine, il privato compensa il soggetto pubblico in seguito alla cessione delle aree, attraverso lo sviluppo di nuovi immobili per il pubblico e la riqualificazione dello spazio pubblico limitrofo all’intervento.